BANDO PARCO AGRISOLARE, INCENTIVI PER GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI

Sul sito del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf) è stato pubblicato, lo scorso 20 aprile, il decreto relativo al nuovo bando Parco agrisolare 2023. Si tratta di un incentivo che finanzia interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. La misura, come per il primo sportello dello scorso anno, rappresenta una grande opportunità per le aziende destinatarie, che potranno contare su un plafond generoso. Vediamo quali sono i requisiti per partecipare al bando Agrisolare 2023, gli incentivi concessi, quando e come presentare la domanda.

Bando Parco agrisolare: chi può partecipare
I possibili beneficiari del bando Parco agrisolare sono:

  • Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  • imprese agroindustriali;
  • indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’art. 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.

Ai fini dell’ammissibilità, i soggetti sopra elencati, devono essere regolarmente costituiti ed iscritti come attivi nel Registro delle imprese, essere in condizioni di regolarità contributiva, attestata da Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc), non essere sottoposti a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coattiva o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente e non trovarsi nelle condizioni di impresa in difficoltà.

Non è ancora ancora stato pubblicato l’avviso contenente i codici Ateco ammessi per le imprese agroindustriali, anche se è plausibile che non vi saranno differenze rispetto all’elenco pubblicato lo scorso anno.

Sono esclusi dalla misura i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità Iva, aventi un volume di affari annuo inferiore ad euro 7.000,00. Resta inteso che può presentare domanda il soccidario con un volume d’affari inferiore a 7.000 euro, a condizione che il valore del relativo contratto di soccida sia superiore ad euro 7.000 nell’anno precedente la richiesta.

Agrisolare 2023: gli interventi ammissibili
Il bando Parco agrisolare 2023 favorisce la realizzazione di impianti fotovoltaici nel settore agricolo e agroindustriale con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp da realizzare sui tetti/coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale.

In dettaglio, sono considerate ammissibili, ove effettivamente sostenute e comprovate, le seguenti spese:

  • per la realizzazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kwp non superiore a 1000 Kwp:

acquisto e posa di moduli fotovoltaico, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto; sistemi di accumulo; fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi; costi di connessione alla rete; fino a un limite massimo di euro 1.500,00/Kwp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, anche in considerazione delle dimensioni complessive dell’impianto da realizzare e delle correlate economie di scala, e fino ad ulteriori euro 1.000,00/Kwh ove siano installati anche sistemi di accumulo.
In ogni caso, il contributo complessivo corrisposto per i sistemi di accumulo non può eccedere euro 100.000,00. Qualora siano installate colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali su indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a euro 30.000,00, secondo gli importi e le quantità che verranno individuati in un successivo avviso.

  • per la rimozione e smaltimento dell’amianto, ove presente, e l’esecuzione di interventi di realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti e/o di realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria):

demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, fino ad un limite massimo ammissibile di euro 700,00/Kwp.

  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria)

Va ricordato che per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il proprio autoconsumo, ovvero l’autoconsumo condiviso nel caso in cui le stesse aziende siano costituite in forma aggregata. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo, ovvero di autoconsumo condiviso, annuale.

La logica rimane sempre ancorata al concetto di autoconsumo, per cui la dimensione dell’impianto non potrà mai superare la necessità aziendale, tranne nel caso delle aziende agricole di produzione primaria che possono derogare a tale limite.

L’agevolazione: contributo a fondo perduto fino all’80%
L’agevolazione ottenibile con il bando Parco agrisolare consiste in un contributo a fondo perduto che varia in ragione della tipologia del soggetto beneficiario e della tipologia di spesa, in ogni caso l’intensità massima sarà pari all’80%.

Le imprese che hanno come attività la produzione primaria di prodotti agricoli e/o la trasformazione di prodotti agricoli possono beneficiare di un contributo pari all’80% sulle spese ammissibili purché l’impianto realizzato rispetti il vincolo dell’autoconsumo.

Le imprese che hanno come attività la trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli possono beneficiare di un contributo pari al 30% sulle spese ammissibili purché l’impianto realizzato rispetti il vincolo dell’autoconsumo.

Soltanto le imprese che hanno come attività la produzione agricola primaria possono non rispettare il vincolo dell’autoconsumo, tuttavia, in questo caso, l’agevolazione scende al 30%.

Per informazioni sulle modalità di presentazione della domanda rivolgersi al nostro studio.



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